Speed date della Meccanica, i tavoli di lavoro
- Formazione: i rapporti con gli istituti professionali; i percorsi di formazione; le figure professionali.
Ci sono 124 ITS in Italia e ogni anno diplomano 21.200 professionisti che trovano impiego al 100% una volta completato il percorso formativo anche grazie alle oltre 1200 aziende che partecipano al programma. A questi si vanno ad aggiungere i nuovi IeFP (ex CFP) che hanno rivisto il loro assetto e ora mirano a percorsi di 4 e 5 anni nella modalità di apprendimento mista con ore di formazione in aula e in azienda.
Per poter progettare un modello win win per imprese e lavoratori e per indirizzare correttamente il mercato dell’istruzione quali aspetti dovranno essere presi in considerazione? Un albo delle professioni della manifattura? La creazione di ITS distrettuali? Pensati per soddisfare la richiesta di determinate aree geografiche in cui viene portata avanti una determinata produzione/lavorazione? Una penetrazione maggiore delle imprese nel sistema formativo? Come?
Coordina Marco Muzzarelli - Direttore Generale Nazionale ENGIM
- Filiera: approvvigionamento e costi materie prime ed energia; filiere di fornitura; nuovi mercati.
La pandemia ha messo ancor più in evidenza la fragilità della catena di approvvigionamento dell’Italia. Il Belpaese (e per alcuni tratti l’Europa tutta) infatti, pur consapevole dell’essere del tutto sprovvisto di alcune materie prime si è reso dipendente per un gran numero di beni di trasformazione (materie prime e semilavorati) da un unico fornitore. Fornitori che spesso sono dall’altra parte del globo e che comportano problematiche correlate alla logistica, ai dazi, alla geopolitica, al protezionismo, al clima, alle politiche energetiche. È proprio il caso di dirlo, è tempo di invertire la rotta e ridefinire nuove filiere e catene di valore. Come?
Coordina Donato Gianantoni - Analisi e trend di mercato Adaci Associazione Italiana Acquisti e Supply Management
- Impresa e collaboratori: evoluzione di un rapporto; i servizi e le opportunità del welfare.
Passaggio o convivenza generazionale? Il testimone passa solo tra i vertici aziendali o la transizione va curata anche tra le conoscenze e le competenze dei collaboratori? Le nuove generazioni – al contrario di chi le ha precedute – danno un nuovo valore al tempo libero, a tal punto da cercare un’occupazione che permetta loro di mantenere una certa flessibilità. Come si coniuga con la produttività di un’azienda manifatturiera? Il concetto di retribuzione sembra essere superata a vantaggio delle opportunità che un contratto offre: è il welfare aziendale. In che modo quest’ultimo diventa strumento di contrattazione e fidelizzazione dei collaboratori?
Coordina Emmanuele Massagli - Presidente Adapt
Puoi trovare qui la sintesi dei lavori