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"Un Manifesto per la politica" la proposta di Confimi Industria e ANC

Si è svolto ieri a Roma, a Palazzo Ferrajoli, l’incontro promosso dall’Associazione Nazionale Commercialisti e da Confimi Industria nell’ambito del quale è stato presentato il manifesto con le proposte che commercialisti e imprese sottopongo alla politica con particolare riferimento al sistema fisco.
Ai lavori moderati da Giuseppe De Filippi, Vicedirettore del Tg5, sono intervenuti confrontandosi con il Presidente ANC Marco Cuchel e con il Vicepresidente Confimi Industria Flavio Lorenzin: il Viceministro Mise Gilberto Pichetto Fratin, il Senatore Andrea De Bertoldi, l’Onorevole Paola De Micheli, il Senatore Emiliano Fenu, il Presidente della Cassa Previdenza Ragionieri Luigi Pagliuca e il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia che ha partecipato in collegamento.
Il dibattito ha interessato numerosi aspetti della materia fiscale, soprattutto quelli che investono maggiormente sia il lavoro quotidiano dei professionisti sia l’attività imprenditoriale e quindi la vita delle imprese.
Elevare lo Statuto del Contribuente (Legge 212/2000) a norma di rango costituzionale, sancire l’inapplicabilità delle sanzioni in caso di violazioni meramente formali, ristabilire certezza in merito ai ruoli degli attori in campo fiscale. Oltre a questi punti, sui quali ANC e Confimi hanno voluto richiamare l’attenzione degli intervenuti, nel manifesto trovano spazio molte altre proposte e considerazioni: l’urgenza del contrasto all’escapologia fiscale e quindi a quelle forme di comunicazione che ignorano i principi basilari dell’ordinamento fiscale, il rifiuto di norme in deroga al sistema di riscossione dell’iva come lo split payment, l’opportunità di procedure che agevolino il recupero dell’iva su insoluti, il superamento del regime fiscale di doppia tassazione al quale sono sottoposte le Casse di Previdenza Private.
E’ stata inoltre evidenziata l’importanza del baratto finanziario 4.0 (compensazione multilaterale di crediti e debiti commerciali documentati da fatture elettroniche,) misura per la quale si attendono i provvedimenti attuativi.
E’ stato rivendicato il ruolo delle PMI, che costituiscono il tessuto economico del Paese e quello dei professionisti, per i quali è stata ribadita l’urgenza di sancire il riconoscimento della disciplina della sospensione dei termini per gli adempimenti in caso di malattia e di infortunio.
“Bisogna innanzitutto rovesciare il paradigma e tornare a valorizzare le piccole e medie imprese. È proprio il caso di dirlo, è tempo di ridargli credito perché sono l'ossatura del nostro sistema produttivo manifatturiero” così Flavio Lorenzin vicepresidente di Confimi Industria con delega al fisco e alla semplificazione intervenendo al convegno organizzato con ANC per presentare alla politica il manifesto con le principali istanze di commercialisti e imprenditori.
“Ci sono diversi paletti da superare: chiediamo – tra le altre cose – che si smetta di operare con norme fiscali retroattive le quali non permettono alle aziende di operare con adeguata programmazione; di intervenire sul costo dell’energia, tassato fino all’inverosimile con accise e balzelli, per la manifattura l’energia è un fattore produttivo e non può diventare un ostacolo sul piano competitivo rispetto ai competitor europei; di rendere possibile la deducibilità integrale delle perdite fiscali oggi possibili solo fino all’80%, mentre il restante 20% è relativo all'esercizio successivo, non è possibile inoltre che le imprese facciano da “salvadanaio” con il rischio di vedersi costantemente bloccata la propria liquidità”.Soddisfazione per quanto emerso dall’incontro di oggi esprime il Presidente Marco Cuchel. “I professionisti svolgono un ruolo importante per le imprese, per i cittadini contribuenti e per la collettività nel suo complesso, ed è per questo che gli stessi rivendicano un coinvolgimento fattivo nei processi di riforma che il Paese è chiamato ad affrontare.”.
“Il Viceministro Pichetto Fratin – conclude Cuchel - si è riferito al mondo dei professionisti come ad una grande risorsa la cui valorizzazione è un impegno del Governo, sicuramente queste parole ci danno speranza sul fatto che le nostre proposte possano essere prese in considerazione, e dunque ci aspettiamo di poter apportare concretamente il nostro contributo alle riforme".

Il Manifesto si puà consultare qui