Confimi Meccanica su accordo salariale: “Incremento di 124€ mensili, ora si lavori per detassare gli aumenti salariali e i premi risultato”
Confimi Industria Meccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno raggiunto un accordo per riconoscere ai lavoratori delle imprese metalmeccaniche della manifattura un adeguamento salariale utile a superare il deprezzamento del potere di acquisto subito a causa dell’inflazione.
La contrattazione ha di fatto permesso di incrementare di 124,60 euro mensili (+6,6%) al 5° livello le buste paga già a partire dal 1°giugno 2023, assorbendo di fatto gli aumenti salariali già previsti.
“Un passo importante a supporto dei nostri collaboratori – ha rimarcato Flavio Lorenzin presidente di Confimi Meccanica in occasione della firma dell’accordo – ma anche a tutela delle imprese che con questo adeguamento saranno risparmiate da eventuali contenziosi e rivendicazioni sindacali rispetto ad altri contratti di categoria”.
L’accordo però è solo il primo passo in vista di un rinnovo contrattuale le cui trattative sono già iniziate lo scorso 22 maggio e che le parti si sono prese l’impegno di concludere entro il 31 maggio 2024.
“Confimi Meccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno anche sottoscritto un altro importante impegno ” sottolinea Lorenzin “che prevede tempestive e congiunte attività di sensibilizzazione presso il Governo affinché riduca l’impatto economico dell’incremento salariale, detassando gli aumenti sui minimi, sui premi di risultato e i flexible benefits”.
La contrattazione ha di fatto permesso di incrementare di 124,60 euro mensili (+6,6%) al 5° livello le buste paga già a partire dal 1°giugno 2023, assorbendo di fatto gli aumenti salariali già previsti.
“Un passo importante a supporto dei nostri collaboratori – ha rimarcato Flavio Lorenzin presidente di Confimi Meccanica in occasione della firma dell’accordo – ma anche a tutela delle imprese che con questo adeguamento saranno risparmiate da eventuali contenziosi e rivendicazioni sindacali rispetto ad altri contratti di categoria”.
L’accordo però è solo il primo passo in vista di un rinnovo contrattuale le cui trattative sono già iniziate lo scorso 22 maggio e che le parti si sono prese l’impegno di concludere entro il 31 maggio 2024.
“Confimi Meccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno anche sottoscritto un altro importante impegno ” sottolinea Lorenzin “che prevede tempestive e congiunte attività di sensibilizzazione presso il Governo affinché riduca l’impatto economico dell’incremento salariale, detassando gli aumenti sui minimi, sui premi di risultato e i flexible benefits”.